Uno, nessunA, centomila: una lettura su varie forme di violenza che invita al dialogo aperto per il cambiamento. L'epilogo potente sottolinea il ruolo delle donne e la necessità di discussione continua.
L'uomo che non deve chiedere mai: un'indagine teatrale su violenza di genere e patriarcato. Lo spettacolo invita a sfidare le oppressioni culturali, offrendo un'opportunità di riflessione, apprendimento e azione contro classismo, razzismo e altre forme di oppressione.
Attraverso l'ascolto e il gioco, gli attori creeranno storie in tempo reale. Il seminario sviluppa l'identità scenica unica, incoraggiando l'espressione libera di corpo e voce e sfidando limiti creativi.
Un laboratorio teatrale per ragazzi che offre un'esperienza creativa per esplorare temi cruciali come bullismo e prevaricazione e per promuovere la crescita personale. 3, 10 e 11 novembre a San Gregorio nelle Alpi (BL).
Uno, nessunA, centomila: una lettura su varie forme di violenza che invita al dialogo aperto per il cambiamento. L'epilogo potente sottolinea il ruolo delle donne e la necessità di discussione continua.
Un laboratorio teatrale per ragazzi che offre un'esperienza creativa per esplorare temi cruciali come bullismo e prevaricazione e per promuovere la crescita personale. 3, 10 e 11 novembre a San Gregorio nelle Alpi (BL).
Un laboratorio teatrale per ragazzi che offre un'esperienza creativa per esplorare temi cruciali come bullismo e prevaricazione e per promuovere la crescita personale. 3, 10 e 11 novembre a San Gregorio nelle Alpi (BL).
Un'affascinante lettura spettacolo dell'omonimo racconto di J.R.R. Tolkien che rivela un mondo fantasy medievale intriso di avventura, coraggio, ironia e divertimento. Narrato da Evarossella Biolo accompagnata dalle musiche di Carlo Colombo.
Attraverso l'ascolto e il gioco, gli attori creeranno storie in tempo reale. Il seminario sviluppa l'identità scenica unica, incoraggiando l'espressione libera di corpo e voce e sfidando limiti creativi.
L'incontro personale con Luigi Rivis, responsabile degli impianti idroelettrici Piave - Boite - Maè - Vajont, sopravvissuto al disastro del 63, diventa spunto per rivivere con trasporto la nota vicenda.
Attraverso l'ascolto e il gioco, gli attori creeranno storie in tempo reale. Il seminario sviluppa l'identità scenica unica, incoraggiando l'espressione libera di corpo e voce e sfidando limiti creativi.
Una rappresentazione drammatica delle prime donne ebree deportate ad Auschwitz nel 1942, che celebra la dignità delle vittime dell'Olocausto.